IL PIEDE " CAPOLAVORO ARCHITETTONICO"

Il piede è un capolavolo unico, difficile da imitare, una architettura complessa e una biomeccanica straordinaria ed è in continua evoluzione nell’anatomia perché l’uomo cresce, nella biomeccanica perché camminiamo, nella patologia perché lavora e si invecchia.
E' una “struttura” dinamica che ci permette di camminare, correre e saltare, ma anche quando siamo in posizione statica lui lavora in continuazione per permetterci di rimanere in equilibrio.
Si articola con la gamba tramite l’articolazione tibio-peroneo-astragalica creando un sistema sinergico.
La valutazione di un piede patologico parte proprio dall' articolazione citata precedentemente, in quanto è la prima articolazione a lavorare in carico durante la fase dinamica.
Attraverso un sistema di servomeccanica antigravitario, il piede ci permette di di rimanere in equilibrio in posizione statica e di camminare in tutte le forme della dinamicità da lui possibili.
Di facile intuizione la sua complessa struttura di ossa, tendini, muscoli, legamenti e nervi che lo identificano, rendendo il suo studio studio e le sue problematiche complesse, ma nello stesso tempo interessanti.

 

 

Dolore al piede: individuare la causa in base ai sintomi

 

Il dolore al piede è un sintomo abbastanza frequente, che può riguardare bambini, sportivi, anziani.Insomma chiunque. 

I piedi infatti sono una parte abbastanza delicata del nostro corpo e allo stesso tempo hanno un ruolo molto importante. Devono sostenere tutto il nostro peso, devono farci camminare, correre, saltare. A questo aggiungiamo che devono stare chiusi in un paio di scarpe per molte ore delle nostre giornate. 

Per questi motivi il dolore ai piedi è molto diffuso e sono tante le persone che, prima o dopo, ne hanno esperienza.  

 

Come è fatto il piede?

 

Il piede è un’articolazione complessa con 33 articolazioni e un centinaio fra muscoli, tendini e ossa. Le ossa del piede sono ben 26. Servirebbe un articolo intero solo per descrivere accuratamente tutta l’anatomia del piede. Tuttavia, per comprendere quanto stiamo per dire sulle patologie, può bastare una descrizione semplificata. 

Possiamo dividere il piede in queste parti: 

  • il dorso del piede (la parte superiore); 
  • le dita e il metatarso che stanno sotto e fanno parte della pianta del piede; 
  • il tallone e la caviglia. 

Il metatarso è quella parte anteriore del piede da dove partono i metatarsi e le dita. Poi c’è l’arco plantare, normalmente appunto a forma di arco e infine il tallone. L’osso posteriore del tallone è il calcagno, che è collegato ai muscoli del polpaccio dal tendine d’Achille.

 

Il dolore al piede si manifesta in 3 principali situazioni

 

Possiamo individuare tre principali situazioni in cui il dolore al piede si manifesta: occasionale, traumatica o patologica. 

Nella maggior parte dei casi il sintomo del dolore passa dopo pochi giorni oppure si presenta in modo lieve e sporadicamente. Quando è così non c’è bisogno di fare nulla di particolare, se non provare a stare un pochino a riposo oppure usare calzature più comode. 

Può succedere altrimenti di sentire un dolore improvviso al piede. Probabilmente a seguito di un trauma: una distorsione o una frattura. Trattandosi di un trauma la causa è già evidente e solitamente ci si rivolge al pronto soccorso in un primo momento. Poi, dopo l’eventuale immobilizzazione totale o parziale o comunque dopo un congruo periodo di riposo, si procede con della riabilitazione. 

Attenzione però che, se a subire il trauma è un atleta, l’evento non può essere ignorato ma deve far riflettere sul tipo di allenamento e preparazione fatti fino a quel momento. 

La terza situazione si ha quando non c’è un preciso evento scatenante ma il dolore al piede diventa via via più acuto e persistente, fino a trasformarsi in una vera e propria patologia. Quando è così la cura consiste nell’individuare la causa e agire su di essa. 

 

Quando il male ai piedi diventa patologico

 

Delle tre, la situazione più complessa da affrontare è quella del male ai piedi patologico, perché è necessaria una approfondita analisi dei sintomi e delle abitudini del paziente per individuare la cura più adatta. 

Dunque, di fronte ad un dolore al piede (o ai piedi) che dura nel tempo, la prima domanda a cui dare risposta è: “che origine ha la causa della patologia?”

Tolta l’origine traumatica, che come abbiamo visto si affronta diversamente, ne restano altre 4 possibili e sono queste:

  • neurologica;
  • muscolo-scheletrica;
  • vascolare;
  • dermatologica; 

Sembra complesso, ma non preoccuparti. Già il medico di base può fare questa distinzione e consigliarti lo specialista a cui rivolgerti. 

Per fare alcuni esempi, una delle patologie del piede di origine neurologica è il piede diabetico. Il diabete mellito provoca fra le altre cose una mancanza di circolazione sanguigna e di segnali nervosi nelle parti periferiche del corpo, soprattutto nei piedi. Questo genera ferite e lesioni sotto ai piedi o fra le dita e contemporaneamente una mancanza di sensibilità. 

Il paziente quindi non sente dolore pur avendo le lesioni e per questo motivo nei casi più gravi si può arrivare alla necrosi. Con il piede diabetico, quando il peggior sintomo è il non dolore, il controllo e la prevenzione diventano importantissimi. 

Non solo il diabete, ma anche altri problemi vascolari possono ridurre l’afflusso di sangue nella fitta rete venosa dei piedi, come l’aterosclerosi. Se l’origine è invece dermatologica cambieranno del tutto i sintomi, e il paziente potrà accorgersene dai segnali che compariranno in superficie, sulla pelle dei piedi. 

 

Le patologie del piede

 

Il piede come abbiamo detto è una parte complessa del corpo e le patologie muscolo-scheletriche che lo possono riguardare sono tante e diverse. Ecco perché la prima visita o prima valutazione è estremamente importante e deve essere davvero accurata. 

In base ai sintomi, alla morfologia del piede e alle abitudini del paziente, il dolore ai piedi di natura muscolo-scheletrica può essere associato più frequentemente a una di queste patologie:

  • Fascite plantare
  • Alluce valgo
  • Neuroma di Morton
  • Tallonite
  • Sperone calcaneare
  • Piede piatto
  • Piede cavo
  • Tendinopatia achillea
  • Dito a martello
  • Bunionette
  • Morbo di Haglund
  • Sindrome del tunnel tarsale
  • Artrosi

Uno degli indizi che aiutano maggiormente a capire con quale di queste si ha a che fare è in quale parte del piede si manifesta il dolore.

Nella parte anteriore o posteriore? Dorsale oppure alla pianta? Se il dolore è alla pianta è più interno o laterale?

 

Dolore sotto il piede 

 

La maggior parte delle patologie elencate provoca come primo sintomo un dolore sotto il piede. Quando è così serve capire dove esattamente: se il dolore è sotto le dita, centrale oppure nella parte posteriore vicino al tallone. 

Dolore sotto le dita del piede

Se il dolore è alla radice del primo dito del piede e c’è una deformità potrebbe trattarsi di alluce valgo, oppure delle cosiddette dita a martello. L’alluce valgo è un problema abbastanza conosciuto e dipende da una deformazione del piede dovuta alla deviazione dell’alluce verso le altre dita con corrispondente rigonfiamento laterale in prossimità della testa del primo metatarso. 

Anche in caso di artrosi è spesso l’alluce a soffrire di più, insieme alla zona dell’avampiede. 

Il dito a martello invece è una deformazione che riguarda per lo più il secondo dito o, a volte, anche il terzo e il quarto. In questo caso il dito tende ad assumere una forma arcuata, come se fosse un artiglio e viene di conseguenza sottoposto ad un’eccessiva pressione quando si cammina o si sta in piedi. 

Molto simile ma decisamente meno conosciuta è la patologia di Bunionette. In pratica si verifica la stessa deformità dell’alluce valgo ma nella parte opposta del piede. In questo caso infatti la deformazione riguarda il quinto osso metatarsale che è quello che si articola con il quinto dito del piede (il mignolo).

Dolore alla pianta del piede

Il dolore alla pianta del piede, nella parte centrale compresa fra le dita e il tallone, può essere indice di una fascite plantare, di una metatarsalgia, del neuroma di Morton o della presenza di artrite. 

La metatarsalgia si presenta come un dolore localizzato nella parte anteriore della pianta del piede. In genere si verifica dopo una serie di microtraumi ripetuti, come quelli che si hanno camminando con i tacchi alti oppure allenandosi con delle scarpe non adatte. Non è da escludere però che la causa possa essere una malformazione congenita. 

Con la fascite plantare il dolore è maggiormente distribuito e può riguardare tutta la parte sotto del piede, soprattutto a livello del tallone. Si tratta infatti di un’infiammazione del legamento arcuato che dal tallone arriva fino alla base del piede. 

Ugualmente si parla di infiammazione con il Neuroma di Morton, ma di un nervo e non di un legamento. Questa infatti è una neuropatia. Succede che, per microtraumi o per il continuo sfregamento, il nervo interdigitale che termina fra il terzo e il quarto dito del piede subisce un rigonfiamento per la formazione di nuovo tessuto fibroso. Il rigonfiamento provoca una compressione del nervo e la sua infiammazione. 

Dolore al tallone

Tallonite, tendinite del tendine d’Achille, morbo di Haglund, sperone calcaneare: sono tutte patologie che si manifestano con un dolore nella parte del tallone. 

Si chiama morbo di Haglund la crescita anomala di tessuto osseo (esostosi) in un punto del calcagno, proprio dove si va ad inserire il tendine d’Achille. 

Una cosa molto molto simile succede con lo sperone calcaneare: si tratta sempre di un’esostosi del calcagno, ma in questo caso in un punto più basso, proprio dove il calcagno poggia a terra. 

Naturalmente la localizzazione del dolore non può da sola costituire una diagnosi. Intendiamo dire che non basta sapere di avere dolore al tallone per dire di avere una tallonite. Senza contare il fatto che non tutte le patologie corrispondono ad un sintomo localizzato. I problemi dovuti al piede piatto o al piede cavo per esempio possono riflettersi dalla caviglia fino alle ginocchia. 

Detto questo, è altresì certo che il punto dove nasce il dolore, il modo in cui si irradia insieme alla descrizione del tipo di dolore sono tutti aspetti che, interpretati da uno specialista, stringono molto il raggio delle possibili patologie. 

 

Come si curano le patologie del piede

 

Le patologie del piede hanno tutte una loro causa e i loro tipici sintomi. Questa diversità impedisce di attuare una cura uguale per tutte le patologie. Ogni caso va trattato come unico e analizzato nel dettaglio prima di scegliere la terapia ortesica e fisioterapica. 

C’è però qualcosa che accomuna l’approccio terapeutico nella prima fase di ogni patologia ed è l’obiettivo di ridurre dolore e infiammazione. 

Da questo punto di vista la fisioterapia mette a disposizione delle preziosissime terapie strumentali, come la Laserterapia Nd-Yag, la Tecarterapia e l’Ipertermia Delta. 

La terapia ortesica varia a seconda della patologia e a seconda di determinate condizioni che andranno a daterminare la scelta del tipo di materiale da usare e le correzioni da apportare.

 

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